Questa diversità, sia naturale che culturale, vale sia per i paesaggi che per i monumenti, le zone climatiche e tutte le straordinarie varietà della vegetazione, incluso i gruppi etnici e le loro particolari tradizioni, tutte presenti in un paese molto piccolo che è possibile girare in lungo e in largo in un solo giorno.
Questa straordinaria varietà presente in uno spazio tanto piccolo è una peculiarità tutta ecuadoriana e rappresenta un caso davvero unico in tutto il continente americano e nel mondo.
Quito, capitale dell'Ecuador, è stata la prima città al mondo ad essere dichiarata patrimonio culturale mondiale dell'umanità nel 1978, ospitando gli esempi più importanti di architettura coloniale in America e il numero maggiore di chiese presenti in un centro coloniale.
Non molto lontano si trova la Mitad del Mundo—Metà del Mondo — dove la linea equatoriale separa il pianeta in due metà, con un museo etnico che mostra l'incredibile diversità del popolo ecuadoriano, tanto da essersi ufficialmente auto dichiarato un paese “plurinazionale".
Oltre le quasi venti diverse nazionalità indigene, ogni regione del paese (la Costa, la Sierra e l'Amazzonia) ospita gruppi etnici di razze diverse uniche al mondo.
La Cordigliera delle Ande, considerata la catena montuosa più lunga del mondo, divide l'Ecuador in tre distinte aree geografiche: la regione della Costa, la regione montuosa (Sierra) e la regione dell'Amazzonia (Oriente). Humbolt la soprannominò "Il viale dei vulcani" per i suoi 16 vulcani potenzialmente attivi, 4 attivi e 4 in eruzione.